Le radiazioni…….queste sconosciute

20 Lug

raggi ai denti

Radiografie ai denti, fanno male?

Le radiazioni ionizzanti, un male necessario, oppure no? 

Qualche volta siamo costretti ad affrontare delle radiografie per valutare la situazione dei denti o delle ossa. Questo esame ci pone sempre un po’  di timore? Saranno sicure? Faranno male?

Ci hanno sempre detto che fare le radiografie non è proprio salutare, ma allora è giusto preoccuparsi oppure possiamo stare tranquilli?

Innanzi tutto bisogna sapere che siamo “immersi” nelle radiazioni ogni giorno.  Ci giungono dal sole, dal cosmo e anche dal sottosuolo. Anche in molti cibi di origine vegetale o animale troviamo del carbonio c14 radioattivo e del potassio (come le banane), di cui una piccola parte è radioattiva. Anche le persone stesse emettono una piccolissima dose di radiazioni. Ciò significa che se vivo, mangio, respiro e mi relaziono con le persone, assorbo radiazioni…

Non possiamo evitare le radiazioni in alcun modo, tuttavia esistono degli esami medici che utilizzano radiazioni ed è qui che dobbiamo prestare attenzione.

La misura della dose di radiazioni è il Sievert. In campo medico si usa la sua millesima parte il milliSievert (mS). Esiste anche il milionesimo di Sievert (µS) Si considera che il limite massimo di radiazioni che possono essere assorbite in un anno sono 1 mS.  

Vediamo quindi quante radiazioni emettono i vari esami medici, per farci una esatta idea della loro invasività. 

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Come si vede la radiografia digitale riduce notevolmente le dosi ricevute. Ad esempio la radiografia dentale che facciamo di solito dal dentista, se eseguita digitalmente riduce la sua dose di più di 10 volte.

Mentre è consigliato fare 16 radiografie endorali tradizionali all’anno (quelle con le lastrine che si devono sviluppare), se  eseguiamo le stesse in maniera digitale (quelle che si vedono sul monitor del computer) ne possiamo eseguire circa 500. Una bella differenza. Lo stesso dicasi per esami più estesi come la panoramica o la Tac. Anche in questo caso la digitalizzazione permette di ridurre l’impatto di più di 10 volte.

Inoltre le lastre tradizionali hanno bisogno di liquidi di sviluppo e fissaggio per poter essere visionate. Tali liquidi finiscono nel circuito dei rifiuti speciali insieme a delle sottili lamine di piombo che servono a schermare le lastrine. Questo prodotti devono venir smaltiti da apposite ditte specializzate, e mantengono sempre un certo impatto ambientale.

Il dentista che partecipa al progetto Verdenti utilizza le radiografie digitali per salvaguardare la salute del paziente e non influire sull’ambiente. 

Oggi grazie alle nuove tecniche radiologiche possiamo senz’altro stare più tranquilli riguardo tali esami diagnostici.  Ciò a cui dobbiamo stare attenti,e che forse pochi sanno, sono in viaggi transoceanici. Infatti in quel caso le radiazioni che subiamo attraverso l’aereo a causa della ridotta atmosfera superano molto quelle di un esame TAC…

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